Lo sapevi che ci sono alcuni trucchetti di cui potreste servirvi per poter riconoscere un prosciutto cotto di buona qualità? Ecco quali
Vi siete mai chiesti quali sono i dettagli o, in ogni caso, i trucchetti che più potrebbero aiutarci a individuare un prodotto di qualità rispetto a quelli da cui dovremmo invece tenerci alla larga?
Nello specifico, scopriamo quali sono ben tre trucchetti a cui potremmo affidarci per poter scegliere il miglior prosciutto quando siamo al banco.
Sono ben tre, infatti, i consigli che potrebbero diventare un “mai più senza” nel corso della nostra spesa: ecco quali sono.
Il primo errore, molto comune in realtà, che in tanti fanno nella scelta del prosciutto cotto è quello di guardare l’aspetto più o meno omogeneo di quello che stanno per acquistare.
Molte volte, infatti, si tende ad associare un aspetto più eterogeneo a un’inferiore qualità del prodotto, ma in realtà non c’è nulla di più sbagliato. E’ proprio nei prosciutti in cui è più difficile individuare le fibre muscolare, che appaiono per tanto più compatte e meno visibili a occhio nudo, che la qualità si abbassa. Proprio per questo motivo, non dimenticate mai di fare attenzione a questo dettaglio.
C’è un secondo errore molto frequente e riguarda sempre l’aspetto di quello che andiamo ad acquistare. Come ben sappiamo, infatti, anche l’occhio vuole la sua parte ed è proprio alla vista che spesso e volentieri affidiamo un’importanza non indifferente nelle nostre scelte. Proprio per questo motivo, siamo portati a orientarci verso il tipo di prosciutto da un aspetto più omogeneo e dal colore più rosato, mentre in realtà non c’è nulla di più lontano dalla verità.
In realtà, infatti, è proprio nei prosciutti in cui è possibile individuare diverse tonalità di rosa, da uno più chiaro ad altri più cromatici, che abbiamo la possibilità di riscontrare una maggiore qualità del prodotto. Il motivo è semplice: ogni muscolo ha tempi di cottura differenti.
Per finire, per una maggiore comodità di tutti noi, tendiamo spesso a optare per il prosciutto più magro e che per tanto non contiene al suo interno notevoli porzioni di grasso e che dovremmo poi andare a scartare. Ebbene, anche questo è un errore: in realtà il prosciutto di qualità è proprio quello che appare circondato d auna notevole quantità di grasso, che ne permette una corretta conversazione e soprattutto morbidezza nel tempo senza dover necessariamente ricorrere all’aggiunta di acqua.
Insomma, nonostante sia spesso spiacevole e scomodo al momento dell’utilizzo e della consumazione, è proprio la quantità di grasso che permette di alzare il livello di qualità del nostro prodotto.
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