La Melevisione in una puntata parlò di un episodio di molestie sessuali, spiegando ai bambini come difendersi
In questo mondo le persone dovrebbero vivere un’esistenza serena e priva di eventi drammatici. Tuttavia, non è affatto possibile poter trascorrere la propria vita lontano dalle preoccupazioni. Il mondo dovrebbe essere un luogo sicuro, ma purtroppo non lo è mai stato. La violenza ha sempre caratterizzato la società, in cui alcune persone, prive di umanità, hanno fatto prevalere il loro potere sugli altri.
Esistono tante forme di violenza: psicologica, economica, fisica, morale; nessuna di esse rappresenta un qualcosa di positivo. Tuttavia, l’abuso sessuale delle persone è una delle faccende più tristi che si possa verificare. Che sia ai danni di un bambino, di una giovane indifesa o di una donna c’è poca differenza. Usare il proprio corpo per prevalere sul corpo di un’altra persona, tra l’altro senza consenso.
Ogni anno le persone vittime di violenza sessuale aumentano sempre di più e viene da chiedersi cosa si possa fare per arginare il problema. Palpeggiamenti, rapporti completi, schiatti e pugni: un abuso può avere varie forme ma lascia sempre un segno indelebile nella vita delle vittime. Una vittima non riuscirà mai a dimenticare quei momenti e difficilmente potrà riprendere una vita normale dopo un evento del genere.
I casi di di abusi aumentano e viene da chiedersi cosa si possa fare per arginare questo problema. Non tutti lo ricordano, ma qualche anno fa la Rai propose attraverso la Melevisione, un programma per bambini, una campagna di sensibilizzazione per difendersi dalle molestie.
Lo scopo sociologico ed educativo della Melevisione
La televisione di Stato ha un compito ed un ruolo ben preciso. Fra i suoi doveri, dovrebbe esserci anche (e soprattutto) quello di affrontare tematiche sociali attuali di grande importanza. Inoltre, nei palinsesti televisivi ci deve essere spazio per programmi destinati ai più piccoli. Non è un bene che i bambini seguano programmi adatti al solo pubblico adulto.
Per anni, su Rai Tre, è andato in onda la Melevisione, un format per bambini ed adolescenti in cui i protagonisti erano gli abitanti del fantabosco. Folletti, principi, fate e streghe mai del tutto cattive narravano le loro vicende rallegrando i pomeriggi dei bambini. Tra una storiella e l’altra, c’è stato spazio anche per parlare di temi importanti come quelli delle molestie.
Difatti, in un episodio specifico, andato in onda nel 2003, gli autori della Melevisione decisero di affrontare questo delicato argomento. L’episodio, dal titolo “Il segreto di fata Lina” vedeva protagonista la giovane fatina, afflitta da un brutto segreto. Lina aveva ricevuto le attenzioni di una persona di cui dapprima si fidava, salvo poi capire che si trattasse della persona sbagliata.
La giovane fata quasi si vergognava dell’accaduto e non riusciva ad aprirsi con nessuno. L’amico Tonio Cartonio, però, riuscì nell’intento di farla parlare, facendole comprendere di non aver nulla di sbagliato e di non doversi affatto vergognare. Dunque un programma per bambini ha spiegato ai più piccolo come difendersi da eventuali episodi di abusi e che non bisogna mai vergognarsi di raccontarlo ad altre persone.