Conclusi anche gli ultimi preparativi, ormai manca sempre meno all’incoronazione di Re Carlo. Tuttavia in queste ore è arrivata una notizia che non farà felici i fan della Royal Family.
Per la seconda volta nella storia della monarchia britannica, l’incoronazione del nuovo monarca verrà trasmessa in diretta in televisione. La prima volta è accaduto 70 anni fa per volere del principe Filippo che comprese sin da subito quanto questo potente medium fosse importante. E così, a ragion veduta, piano piano ha avvicinato la corona alla cultura pop, trasformandola in un fenomeno tanto mediatico quanto popolare.
Da allora, tutte le cerimonie, feste e funzioni più importanti si sono svolte sotto i riflettori. Dal matrimonio di Lady D e Carlo a quello dei figli William e Harry, fino ai funerali solenni riservati al principe Filippo e alla Regina Elisabetta, tutto è stato a favore di telecamera. E non potrebbe essere diversamente il 6 maggio. Anche perché, eccezion fatta per il rapporto conflittuale avuto con la stampa per la sua storia con Camilla, il re ha sempre apprezzato la televisione.
Tuttavia in queste ore il sovrano ha deciso per un cambio di rotta, rispettando così la tradizione e il protocollo che aveva in realtà snellito molto con una cerimonia più breve, raccolta e a tratti anche informale senza tiare e diademi da parte delle royals, a cominciare proprio da Kate Middleton. Non tutta l’incoronazione di Carlo, infatti, passerà in tv.
L’incoronazione di Re Carlo: il momento che non vedremo in TV
Come riportato dal quotidiano inglese ‘Mirror’, fonti vicine ai Windsor hanno fatto sapere che se in un primo momento Carlo era sembrato favorevole a mostrare al pubblico tutta l’incoronazione, dall’inizio alla fine, ora avrebbe cambiato idea. Non vedremo infatti quando l’Arcivescovo di Canterbury ungerà con l’olio santo le mani, il petto e la testa del re proprio per rispettare la tradizione e la sacralità del momento che resterà così privato.
Dietro questa scelta non ci sarebbe però solo l’intenzione di rispettare la tradizione e quindi la decisione presa dalla madre 70 anni prima – anche Elisabetta infatti non si fece inquadrare nel momento in cui il vescovo la segnò con l’olio santo proteggendosi con un baldacchino – ma anche il suo rapporto con Dio. D’altronde, Carlo resta pur sempre il capo della Chiesa Anglicana.
“Questo è il momento più sacro dell’intera cerimonia. I monarchi che sono venuti prima di lui, lo hanno fatto nell’assoluta riservatezza“, hanno spiegato alcune fonti come riportato sempre dal ‘Mirror’. “Il re prende il suo ruolo e il suo rapporto con Dio molto seriamente. E continuerà a rispettare la tradizione per quanto riguarda l’unzione, facendo in modo che si svolga come è sempre stato fatto“.