Re Carlo, neo-sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna, ha già a che fare con un grosso intoppo economico: scelta drastica per la Corona.
Il cambiamento è spesso fonte di difficoltà, soprattutto se questo avviene in un momento ed in un contesto difficile. Re Carlo deve fare i conti con una situazione per niente facile, la Corona inglese sta subendo direttamente ed indirettamente delle conseguenze che gravano sulle finanze familiari, e non solo. Perché dalla Brexit a tutte le altre situazioni che il Paese ha dovuto affrontare, c’è un’instabilità economica che va sanata sotto ogni fronte.
Generalmente la condizione economica del Regno Unito va tenuta sotto controllo. La già citata Brexit, la crisi in Ucraina e tutto quello che concerne l’Europa, gravano inevitabilmente sui conti del Regno Unito. Se si aggiungono delle carenze vissute proprio dai Sovrani, simbolo della Corona inglese, allora è necessario correre ai ripari. Re Carlo sta proprio intervenendo in questo senso, conscio della responsabilità che detiene.
Il Monarca che esercita il suo potere di Capo di Stato detiene i tre poteri, ma concretamente sono gli altri organi ad agire. Ha il diritto di essere consultato, infatti detiene circa 3 incontri settimanali con il Primo Ministro. Quindi, la carica ricoperta ha un forte valore simbolico. Ciò implica un aspetto non indifferente, se il nucleo dell’Inghilterra incarnato dalla Corona è debole, il resto non potrà esser forte.
Re Carlo, scelta drastica per la Corona inglese
Cos’è accaduto alla Corona inglese? Questa volta non subentrano i nomi di Meghan Markle e dell’ex Duca di Sussex, il Principe Harry. Bensì è proprio il padre, il neo Re Carlo a dover fare i conti con una situazione economica a dir poco insostenibile e difficoltosa da gestire. Ecco cosa mette in bilico l’economia reale, e cosa ha pensato di fare il sovrano. La scelta è drastica, ma sembra essere l’unica possibile.
La situazione è complessa in partenza per il mancato consenso. A causa della vicenda che ha come protagonista il trio composto da Carlo, Camilla e Diana, il neo Re non è molto amato, e se per giunta la situazione economica è instabile gli striscioni con lo slogan “Not my King”, non cessano di arrivare. Da quando è salito al trono, lo scorso settembre in seguito alla morte della madre, la Regina Elisabetta II, la situazione è proprio questa.
La difficoltà economica è dovuta all’instabilità generale, e agli altissimi costi di manutenzione di alcuni edifici di proprietà della Corona. Quindi, la prima mossa attuata, proprio in favore di uno “snellimento dei costi”, è quella di vendere dei Castelli e degli edifici appartenenti ai Sovrani del Regno Unito. Ma non solo, vengono meno anche altre prerogative.
Non ci sono più le dame di compagnia della Regina, sono sostituite da un piccolo staff e da un gruppo di amici fidati. Inoltre, c’è stato un drastico taglio del personale a Clarence House, lasciata dai reali a favore di Buckingham Palace. Viene meno anche il titolo nobiliare del fratello, il Principe Edoardo, negato l’appellativo di Duca di Edimburgo. Quali castelli verranno venduti?
Non ci sono ancora notizie certe, ma si vocifera che il Castello di Balmoral tanto amato dalla defunta regina, verrà costituito in parte come museo, in modo che i turisti possano visitare il luogo e il guadagno ricavato dai biglietti andrà a finanziare parte delle spese. Si prevede lo stesso anche per Highgrove e Birkhall.