È uno degli attori di fiction e teatro più conosciuti nel nostro paese. Ma andiamo a conoscere meglio Rodolfo Laganà.
L’attore di teatro e moltissime fiction è cresciuto a Cecchina, in provincia di Roma. Ha avuto modo di iniziare la sua carriera con un altro grandissimo attore, scomparso ormai da qualche anno, Gigi Proietti. Insieme ad altri compagni di classe, tra questi anche Massimo Wertmüller, Paola Tiziana Cruciani, Giorgio Tirabassi, Pino Teach e Patrizia Loreti, ha creato il gruppo comico La Zavorra. Insieme hanno preso parte a diversi programmi televisivi. Il gruppo si è poi sciolto nel 1984.
Anche se ha partecipato a diversi film, la sua attività principale rimane quella del teatro dove debutta nel 1989 in Rinaldo in campo accanto a Massimo Ranieri. È sia attore che regista di molti spettacoli teatrali come ad esempio Gonne (1992), Non solo gonne (1993), Alleluja, Brava gente (1994) al fianco di Sabrina Ferilli e Massimo Ghini. Lavora anche per il grande schermo ed entra a far parte del cast di alcuni film come Occhio alla perestrojka, Nessuno mi crede, Vado e torno, Frutto proibito. A fine degli anni ’90 poi il tour teatrale Raccordo Anulare, con i tre spettacoli Cose di casa, Galà Laganà e Vuala Laganà.
Gli anni duemila si aprono con due lavori cinematografici molto importanti per la sua carriera The Full Monthy e Febbre da Cavallo – la mandrakata ed in entrambi i casi lavora con Gigi Proietti. Non lascia mai da parte il suo vero e grande amore, ovvero il teatro.
Della sua vita privata sappiamo che Rodolfo Laganà è sposato con Antonella con la quale ha avuto un figlio Filippo, che ha seguito le orme del padre, diventando un attore. Oltre ad avere questa passione, però, con i due Laganà condividono anche una patologia genetica, il morbo di Wilson, che colpisce il fegato.
Nel 2015, però, Rodolfo Laganà ha anche annunciato di soffrire di sclerosi multipla, durante un convegno dell’AISM, dopo quattro anni dalla prima diagnosi. La malattia l’ha portato a doversi muovere in sedia a rotelle, ma questo non l’ha fermato.
Anzi va avanti con il suo lavoro a teatro. Circa un anno fa, durante una sua lunga intervista al quotidiano Messaggero, aveva rivelato che “la malattia non è una colpa. Vivo quel che ho, e lo voglio fare serenamente”. Ed anche se un primo momento ha pensato di “mollare” il suo mestiere, non lo ha fatto dato che fare l’attore è fa parte di lui.
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