Russell Crowe è stato l’interprete de Il Gladiatore, ecco come ha ottenuto l’ambito ruolo che gli è valso tanta fortuna.
Russell Crowe è una stella hollywoodiane che non ha bisogno di presentazioni. È conosciuto soprattutto per aver prestato il volto a Massimo Decimo Meridio ne Il Gladiatore, celebre pellicola del 2000 vincitrice di diversi Oscar. Ma come si è accaparrato quel ruolo? Ecco tutti i dettagli della vicenda.
Russell Crowe oggi è un attore stimato da critica e pubblico, ma era ancora sconosciuto ai più prima di dar vita al mitico generale romano caduto in disgrazia e costretto a diventare gladiatore per consumare la sua vendetta nei confronti dell’Imperatore Commodo interpretato da Joaquin Phoenix. Per dar vita a questo personaggio la star perse quasi 20 chili accumulati per un altro lungometraggio e durante le riprese si ruppe un osso del piede, uno del bacino ed ebbe problemi ai tendini dei bicipiti.
Il neozelandese però non era stato la prima scelta come cast, si era infatti pensato a Mel Gibson che però rifiutò ritenendo di essere troppo vecchio. Ai tempi aveva 43 anni. Oggi nessuno potrebbe immaginare questa pellicola senza la fisicità e il carisma de il protagonista de L’esorcista del Papa. Ma come ha ottenuto questa parte?
Quello ne Il Gladiatore è stato il personaggio che ha lanciato la popolarità e la carriera di Russell Crowe che fino a quel momento aveva interpretato buoni film, ma niente di paragonabile alla pellicola di Ridley Scott che alla cerimonia degli Oscar del 2001 portò a casa 5 prestigiose statuette tra cui quella per miglior attore protagonista andata proprio all’attore neozelandese. Come provino il regista gli chiese di seguire le sue istruzioni, poiché desiderava osservarlo mentre rifletteva, ha ricordato Crowe in un’intervista con Cinemania_italy.
Doveva guardare alla sua destra e sorridere vedendo un uccellino che spiccava il volo e poi riportare lo sguardo sull’azione, cioè il campo di battaglia. L’interprete che era sul set già vestito di tutto punto come un generale romano con l’armatura che non era molto comoda fece tutto quello che gli era stato detto, aggiungendo qualche sfumatura. Alla fine il filmaker gli si avvicinò e gli disse: “Io e te saremo fott******te grandiosi insieme“.
La profezia del regista si è rivelata veritiera dal momento che questo lungometraggio è entrato a pieno titolo nella storia del cinema e ancora oggi viene ricordato e citato dal momento che anche alcune delle sue battute sono entrate nei modi di dire comuni.
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