Se non riesci ad addormentarti, a compromettere il sonno potrebbe essere una cosa che fai quotidianamente. Ecco di cosa si tratta
Se fai fatica ad addormentarti e, purtroppo, vivi male il momento del sonno, sappi che c’è una spiegazione scientifica. Dato che – come affermava Sofocle – “il sonno è l’unica medicina efficace”, è importante correre ai ripari in tempo e comprenderne le cause, così da risolvere e tornare a godere di un sonno che sia il più possibile ristoratore.
Alcuni studi hanno permesso di comprendere come vi sia una correlazione tra i disturbi del sonno e l’esposizione ai dispositivi elettronici. Secondo quanto emerso, infatti, questi ultimi hanno un grande impatto sulla salute del nostro corpo, interferendo con i ritmi circadiani che sono responsabili del riposo e anche della veglia.
L’utilizzo dannoso di smartphone, computer e tablet prima di addormentarti
Alcune ricerche condotte dalla National Sleep Foundation dell’Università della California hanno fatto emergere come l’utilizzo di smartphone, computer, tablet e dispositivi simili possano compromettere la qualità del nostro sonno. Questi, infatti, possono essere considerati, a tutti gli effetti, dannosi per il suo naturale corso.
In molti utilizzano smartphone, computer e tablet in modo prolungato e quotidianamente, senza separarsene neppure a letto quando ce ne sarebbe più bisogno. Chi non ha lo smartphone sul comodino – magari, con la sveglia puntata, messaggi e notifiche continue – e scorre le home dei vari social prima di addormentarsi?
A essere interessati da questa pessima abitudine sono – come detto – i ritmi circadiani. Si tratta di cicli che si susseguono a fasi – e nello stesso ordine – in un periodo di circa ventiquattro ore. Questi interessano anche i cicli inerenti il sonno. Più semplicemente, si può parlare di orologio biologico.
La correlazione tra i dispositivi elettronici e i disturbi del sonno
Il legame tra i disturbi del sonno e i dispositivi elettronici è emerso anche da uno studio condotto dall’Università del Connecticut, che è stato pubblicato dalla Royal Society su Philosophical Transactions. La ricerca mostra come la luce artificiale sia in grado di compromettere i ritmi circadiani, alterando il ciclo del sonno. In poche parole, l’esposizione all’illuminazione degli schermi permette al nostro organismo di restare più attivo come se fosse giorno, impedendo il rilassamento dei momenti di buio.
Alcuni ricercatori dell’Università della California – come riportato da La Mente è Meravigliosa – hanno, inoltre, evidenziato come la luce blu emessa dagli schermi dei dispositivi elettronici sia in grado di diminuire la produzione di melatonina, ormone utile per regolare la qualità del sonno. Se i livelli di quest’ultimo, infatti, sono bassi, dormire è più difficile. Inoltre, ciò provoca una minore durata della fase del riposo.
Secondo David Dorenbaum, psicoanalista e psichiatra, i disturbi del sonno provocati da un uso errato di smartphone e tablet a letto, comporterebbero anche una maggiore difficoltà nel ricordare i sogni. Infine – come riportato da The Guardian – uno studio condotto su mille studenti australiani – tra i tredici e i sedici anni di età – ha messo in evidenza come questo avrebbe degli effetti anche sulla salute mentale, comportando sintomi di depressione.