Dimmi come reagisci alle critiche e ti dirò che personalità hai. Un carattere permaloso risponde a una serie di caratteristiche psicologiche ben precise: vediamo insieme quali.
Diciamolo: un po’ permalosi lo siamo tutti. A nessuno fa piacere ricevere appunti e critiche. Poi, naturalmente, come sempre nella vita c’è una scala di gratuita: un’osservazione può essere più o meno pungente e un gesto più o meno offensivo, anche a seconda della persona che li subisce e di quella da cui provengono. Ma in generale si può dire che dal livello di permalosità di un individuo è possibile capire molte cose del suo carattere.
Innanzi tutto il nostro modo di reagire alle critiche è del tutto istintivo, specie se il commento arriva inaspettato. E svela chiaramente diversi tratti della nostra personalità, fermo restando che le risposte possono cambiare in base alle intenzioni, al contesto e al tipo di osservazione che ci viene rivolta. Vediamo i casi principali.
Un caso classico è il destinatario della critica che nega la veridicità di quanto sostenuto dal suo interlocutore, respingendo ogni accusa (anche in modo violento) e/o scaricando su altre persone qualsiasi responsabilità. Se la critica è oggettivamente fondata, siamo in presenza di un soggetto che cerca di manipolare e/o distorcere la realtà.
C’è poi l’individuo passivo-aggressivo che ammette la ragionevolezza dalla critica, ma poi si vendica (di nascosto), perché non la digerisce affatto. E la risposta del borderline, o comunque dei tipi particolarmente emotivi, che invece di concentrarsi sulla critica specifica, tendono a portare il discorso su un altro piano, generalizzando il contesto e assumendo posizioni estreme.
Analogamente, i paranoici recepiscono la critica come frutto di un complotto ai loro danni, o una manifestazione di intenti persecutori. E i vittimisti che pensano di non essere compresi da nessuno, perché convinti che nessuno abbia vissuto quel che vivono loro, sono una variazione sul tema dell’incapacità di accettare qualsiasi critica. Ma ci sono anche gli arrampicatori/narcisisti che pur di non ammettere un errore o evitare un confronto spiacevole, si arrampicano su piccoli dettagli per giustificarsi o rinfacciano all’altro di essere peggio. E i depressi che approfittano della critica per buttarsi ancora più giù.
Chi sa accettare le critiche di solito recepisce l’osservazione del suo interlocutore e cerca di capire meglio e poi fare tesoro di tutto. Un atteggiamento buono e giusto, perché denota la capacità di sapersi confrontare con agli altri e accettare un punto di vista diverso e la disponibilità a mettersi in gioco per migliorarsi.
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