Come può uno dei gesti più teneri e spontanei del mondo come l’abbraccio assumere un significato scientifico? Ecco la risposta
Si è sempre detto, fin dalla notte dei tempi, che la dolcezza, l’affetto, l’empatia possano risolvere molti problemi, dare serenità e sicurezza. Ma era, per l’appunto, una voce quasi popolare. Ora, invece, lo dice la scienza: un abbraccio contro l’ansia e lo stress.
La nostra emotività, nonché il nostro benessere psicologico e mentale sono minacciati da ogni parte dalla vita che si conduce oggigiorno. Ritmi serrati, eccessivo utilizzo della tecnologia, rapporti umani spesso azzerati, ridotti a contatti sui social, videocall di lavoro. Non deve sorprendere che, in questi ultimi tempi, stiano fioccando episodi di ansia patologica e livelli di stress che abbassano la qualità della vita di ognuno di noi.
Ovviamente, come sempre facciamo quando vi parliamo di benessere psicofisico, il consiglio è sempre quello di affidarvi a specialisti che possano eventualmente guarire una vostra patologia e mitigare i problemi che patite. A volte non serve molto, né una terapia di tipo medico-sanitario. Può bastare un po’ di affetto e di dolcezza, come testimonia una recente ricerca scientifica.
A sostenere l’efficacia degli abbracci contro ansia e stress è uno studio condotto su 404 adulti e pubblicato su Psychological Science, è un gruppo di ricercatori della Carnegie Mellon University e dell’Università della Virginia (USA). La sostanza chiave è quella che, negli ultimi tempi, è diventata una sostanza assai oggetto di studi: l’ossitocina, che genera il nostro buonumore, perché riduce stress e ansia.
Come può, dunque, uno dei gesti più teneri e spontanei del mondo come l’abbraccio assumere un significato scientifico? Questo perché l’abbraccio innesca una risposta a livello dei neurotrasmettitori, stimolando la produzione di endorfine che riducono il dolore e favoriscono il benessere. Si regolarizza un po’ tutto: dal respiro al battito cardiaco. Addirittura si rafforza il sistema immunitario.
Come detto, abituati a rapidi contatti virtuali, l’abbraccio è diventato e sta diventando, quasi una rarità: forse proprio per questo il corpo e l’organismo reagiscono così bene quando lo viviamo. Si tratta di un gesto che, peraltro, evoca un senso di protezione e di accudimento che ci riporta all’infanzia e al primo contatto con la madre. Una forma di comunicazione non verbale che, quindi, ha un effetto quasi miracoloso sul nostro corpo e sul nostro benessere.
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