Allarme rosso nei supermercati di tutt’Italia. Un alimento è stato richiamato a causa della presenza di una sostanza potenzialmente dannosa: ecco qual è
Per quanto oggi come oggi le industrie alimentari sottopongano i propri prodotti a rigidissimi controlli relativi alla sicurezza per il consumatore, trattandosi di prodotti naturali è sempre possibile che una svista o una disattenzione comporti una contaminazione di un alimento. I controlli successivi alla messa in vendita servono proprio a questo e, nelle ultime ore, gli Operatori del Settore Alimentare con il Ministero della Salute hanno richiamato diversi lotti di un prodotto: ecco qual è.
In particolar modo, questa volta il richiamo ufficiale arriva anche da parte del supermercato che ha messo in vendita quel determinato alimento. Si tratta di una delle catene più diffuse sul territorio italiano, per cui fate molta attenzione a ciò che acquistate in questi giorni e verificate in dispensa di non aver già comprato proprio questo alimento: in tal caso, non consumatelo e riportatelo presso il punto vendita. Ecco di cosa si tratta e perché è stato ritirato.
Carrefour richiama il tonno: ecco tutti i dettagli
Ebbene sì, il richiamo arriva proprio dai supermercati Carrefour, una delle catene preferite dagli italiani per fare la spesa per tutta la famiglia. Il Ministero della Salute, infatti, ha in queste ore annunciato il ritiro dalla vendita di un lotto di filetto di tonno a pinne gialle decongelato, di origine spagnola.
Questo prodotto viene venduto al banco pescheria o in vaschetta e il suo numero di lotto è 314230517, sebbene non sia indicato in etichetta. Il suo termine minimo di conservazione è del 29/05/2023, data ormai superata al momento della divulgazione del richiamo.
Il prodotto è stato ritirato a causa della presenza di istamina oltre i limiti consentiti dalla legge. Prodotto da Intermodal del Comercio Sl, nello stabilimento di C. El Castellar 28 a Librilla, nella comunità autonoma di Murcia in Spagna, questo tonno è stato venduto nei negozi Carrefour dal 21 maggio al 27 maggio.
A scopo precauzionale, chi dovesse averlo ancora in casa è pregato di non consumarlo. Chi invece l’ha già mangiato, se entro due ore dal consumo ha manifestato prurito, mal di testa, arrossamenti, disturbi gastrointestinali o difficoltà a deglutire, è meglio che si rivolga al medico, specificando ciò che ha consumato e le informazioni relative a tale ritiro.