Cresce la speranza per i pazienti malati di tumore al pancreas. Trovato un vaccino per prevenirne l’insorgenza
Cresce il numero di persone guarite dal cancro, anche grazie all’accesso sempre più facile alla sanità e alla ricerca che ha sperimentato nuove cure sempre più efficace. La mortalità per tumori, infatti, è diminuita nel corso degli anni, aumentando la speranza di vita delle persone affette da questa patologia.
Tuttavia, esistono ancora tumori per i quali non è facile guarire. I carcinomi più difficili da curare sono infatti quelli che affliggono organi vitali, come il cervello, il fegato e il pancreas. Quest’ultimo è il più letale e, secondo la Fondazione Umberto Veronesi, tre quarti dei malati muoiono entro un anno dalla diagnosi e a 5 anni dalla scoperta della malattia sono vivi solo 8 pazienti su cento. Tuttavia, la scoperta di una nuova cura ha acceso le speranze dell’umanità.
Sperimentato un vaccino contro il cancro al pancreas
Una scoperta promettente arriva dall’America, che potrebbe aprire nuove strade nella lotta contro il cancro del pancreas. Gli scienziati del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York hanno studiato 16 pazienti che avevano subito un intervento chirurgico per rimuovere un cancro duttale, la forma più comune di tumore al pancreas, e hanno estratto campioni di cellule malate.
Questi campioni sono stati inviati ai laboratori tedeschi della BioNTech, l’azienda di biotecnologie che ha realizzato i vaccini a mRNA contro la covid insieme a Pfizer. Gli scienziati hanno analizzato le caratteristiche genetiche delle proteine che si trovano sulla superficie dei tumori e hanno creato vaccini a mRNA personalizzati per insegnare alle cellule immunitarie di ciascun paziente a combattere il tumore.
L’mRNA ha consegnato le istruzioni per produrre le stesse proteine presenti sulle cellule malate e stimolare il sistema immunitario a riconoscerle come estranee ed eliminarle, con un meccanismo simile a quello utilizzato per combattere il SARS-CoV-2.
Questa scoperta ha acceso la speranza di combattere alla radice il tumore al pancreas, anche se, tuttavia, è necessario effettuare ulteriori studi su un maggior numero di pazienti al fine di valutare l’efficacia a lungo termine del vaccino e la sua sicurezza. I risultati però ottenuti fino ad ora sono incoraggianti, perché in 8 dei 16 pazienti si è verificata un’elevata attivazione delle cellule T, che ha impedito la progressione del tumore a 18 mesi di distanza dall’intervento.
Questo è particolarmente importante perché finora si pensava che l’adenocarcinoma duttale avesse poche proteine specifiche da usare come bersagli in vaccini personalizzati, e non rispondesse bene alle immunoterapie. L’unico punto dolente è purtroppo il costo di questo farmaco, che potrebbe creare disparità all’accesso delle cure.
Il costo del vaccino personalizzato sviluppato in sole 9 settimane (6 per la confezione) è molto elevato, arrivando a quasi 100.000 dollari a dose, ciò potrebbe allontanare l’opportunità che una persona non economicamente agiata possa avere un’alta speranza di vita.