Si trova in Alto Adige ed è un luogo che convoilge per fascino, bellezza e una storia davvero unica: scopriamo dove si trova e il perché delle sue peculiarità.
Un luogo dal fascino unico, da cui è quasi impossibile non sentirsi attratti e catturati, immerso in un teatro naturale che ha prodotto leggende su leggende riguardo al perché ed al per come sia potuto sorgere con queste caratteristiche. E così pittoresco ed unico che è stato scelto come location perfetta anche per la produzione di una nuova serie TV di imminente uscita su Netflix.
Ci troviamo in Alto Adige, a Curon Venosta, nelle vicinanze del Passo Resia, il bacino d’acqua più esteso della provincia nord-occidentale di Bolzano. Il lago prende il nome proprio dal Passo, lago di Resia, appare immediatamente a qualsiasi visitatore come fiabesco, addirittura finto, quasi come fosse una messa in scena architettata ad arte.
Ed il motivo è facilmente comprensibile: al suo interno spunta un campanile. Proprio così: nessuna passerella di collegamento con le sponde, nessun’altra traccia di costruzione architettonica nelle immediate vicinanze. Soltanto la cima di un campanile, che si scopre essere risalente al 1357, un tempo parte della Chiesa romanica di Santa Caterina d’Alessandria. Ma come si spiega la sua presenza solitaria in mezzo al lago?
La storia del campanile di Santa Caterina del Lago di Resia
Ebbene, il mistero del campanile in mezzo al lago ce lo svela la storia: nel 1950 due bacini naturali del Passo Resia, ovvero il Lago di Resia e di Curon, vennero uniti per il progetto di una grande diga pensata per la produzione di energia idroelettrica. E così si decise di lasciare che l’acqua inghiottisse parte del comune di Resia ed il vecchio paese di Curon Venosta nella sua interezza, fino alla profondità di 22 metri.
Tutto ciò che da allora rimase a testimonianza di quei due piccoli centri abitati circondati dalle montagne della Vallelunga è proprio il campanile di Santa Caterina, insieme alle memorie degli anziani che ancora possono raccontare quegli eventi avvenuti 73 anni fa. L’unico modo di raggiungere il campanile, oggi, é tramite piccole imbarcazioni, a nuoto oppure d’inverno a piedi, quando le acque del lago gelano per il freddo e per le basse temperature.
La leggenda narra che durante alcune notti, nel cuore dell’Estate ma anche durante le stagioni fredde, le campane riprendano a suonare. La verità storica racconta tuttavia invece che le campane vennero rimosse il 18 Luglio 1959. Forse però il ricordo di quei rintocchi è rimasto nitido ed indelebile nelle memorie e nei cuori di molti locali, ai quali pare ancora oggi di quando in quando di sentirle riecheggiare fino a valle.