Un ex cavaliere storico di Uomini e Donne rivela di non avere il televisore in casa per colpa di Gemma Galgani. Ma cosa è successo?
Un volto storico di Uomini e Donne si racconta in una nuova intervista sul Magazine dedicato al programma tv. Si tratta di Marco Firpo, con cui Gemma Galgani ha avuto una conoscenza molto intensa. L’ex cavaliere confessa anche di essere stato recentemente vittima di un incidente, dopo un soggiorno a Praga.
Marco sta attualmente affrontando anche alcuni problemi cardiaci e ha subito tre interventi. Tuttavia, la tecnologia medica avanzata gli permette di condurre una vita normale. Mentre affronta il dolore fisico, Marco è stato costretto a confrontarsi con la propria essenza più profonda. L’ex cavaliere è residente in un vecchio frantoio dell’Ottocento, che ha subito opere di ristrutturazione per renderlo abitabile. Là passa le sue giornate con i suoi passatempi preferiti, ma non ha un televisore.
L’ex cavaliere Marco Firpo non ha la tv per non vedere Gemma
Tante persone scelgono oggi di non avere un televisore in casa propria. Raramente la scelta riguarda un personaggio televisivo che si detesta o che non si vuol vedere per qualsiasi ragione. Marco Firpo, che ha avuto una lunga conoscenza con Gemma Galgani, ha spiegato che non ha comprato l’apparecchio proprio per evitare di vederla in Tv. Forse un rancore ancora vivo per l’ex cavaliere, tale da non sopportare di vedere la sua ex fiamma perfino in immagine?
Marco, però, confessa che non si tratta di questo. L’ex cavaliere di Uomini e Donne nutre una forte nostalgia e non vuole vedere Gemma Galgani in tv, preferendo conservare i bei ricordi della loro precedente conoscenza. Non conoscendo degli ultimi avvenimenti riguardanti la sua ex, quando gli viene raccontato quanto accaduto con Silvio, confessa di poter parlare di lei in quanto la conosce molto bene. La passione per la vita intensa della Galgani l’avevano travolto e ancora oggi l’ex cavaliere di Uomini e Donne ricorda il suo profumo, i suoi bisbigli. “Ma è un po’ strega”, aggiunge.
