In spiaggia ci si può divertire, fare il bagno…ma ci sono delle regole da rispettare per tutelare questo ambiente. Anche un gesto banale può causare gravi danni.
Durante l’estate, prima o poi quasi tutti si fanno un giro in spiaggia durante le ferie o per un fine settimana fuori porta. Il mare rilassa, permette di abbronzarsi e i bambini non si annoiano mai tra giochi con la sabbia e tuffi fra le onde.
Trattandosi però di un ambiente naturale con un suo equilibrio è giusto fare attenzione a non inquinare o rovinare la spiaggia. Purtroppo, ci sono abitudini diffuse che di per sé sembrano innocue, ma se praticate da molte persone portano a gravi conseguenze.
Parliamo dell’uso comune di prendersi un souvenir da sotto l’ombrellone, raccogliendo un mucchietto di sabbia fine dove è più pulita per portarsela via. Magari aggiungendoci anche qualche conchiglia per creare una composizione da mettere in una scatolina trasparente o in barattolo di vetro. In passato era un’uso diffuso, soprattutto dalle spiagge dell’isola di Wight che hanno dei colori molto particolari o dalle spiagge rosate della Sardegna. Anche la sabbia caraibica dal colore bianco fa gola, eppure prelevarla è letteralmente un crimine.
Si potrebbe obiettare che un solo vasetto non fa poi molta differenza, eppure sei anni fa nel 2017 è risultato che i turisti avessero portato via intere tonnellate di sabbia dalle spiagge italiane, imbottigliata e messa in valigia. Per non parlare di ciottoli, conchiglie e pezzi di corallo trovati a riva.
Perché non si può portare la sabbia a casa
I danni all’ecosistema marittimo che può portare il prelievo di sabbia sono enormi, perché impoverisce un ambiente che se per gli umani è un posto di svago, per gli animali è la propria casa. Lo stesso discorso vale per la montagna, dove prelevare rocce o piante è severamente proibito a causa degli effetti che può avere sul lungo termine. Meno sabbia in spiaggia vuol dire più fatica ad esempio per le tartarughe per trovare un posto dove scavare il nido, e non solo.
Il divieto di prelevare materiale dalla spiaggia è sancito all’interno del Codice Marittimo, per la precisione all’articolo 1162. Senza autorizzazione estrarre arena, ghiaia o altro è punito con la reclusione fino a due mesi o con una pesante multa.
Nel 2019 la Corte di Cassazione ha condannato per furto aggravato alcune persone che avevano sfruttato un camioncino per prelevare una grossa quantità di sabbia. Neppure i turisti sfuggono ad almeno una multa, anche dimostrando di non essere al corrente della normativa.