Con il passare del tempo i vasi in vetro per i fiori una volta lucenti e puliti potrebbero apparire sporchi e ingialliti. Ecco dunque le tecniche utili per farli tornare come nuovi.
Quando li avete acquistati per riporvi le vostre composizioni floreali apparivano lucenti, scintillanti e perfettamente trasparenti. Ma dopo mesi o anni di utilizzo i vasi di vetro possono mutare le loro condizioni, diventando opachi, ingialliti e poco piacevoli a vedersi. I motivi sono molteplici: da una parte lo sporco e l’umidità creano una patina che con il tempo diventa sempre meno facile da rimuovere. Dall’altro appassendo e marcendo i fiori possono depositare sulle superfici del vaso macchie per nulla semplici da eliminare.
Ritrovarsi dunque a dover gestire la pulizia di diversi vasi in queste condizioni potrebbe rivelarsi un compito davvero complesso. Il problema è che lasciando passare la luce, la sporcizia di un vaso in vetro è perfettamente visibile, pertanto è inutile tergiversare e, al contrario, bisogna intervenire subito. Con un po’ di olio di gomito ma anche e soprattutto con una serie di consigli utili per farli tornare come nuovi.
I primi metodi per la pulizia dei vasi in vetro prevedono l’impiego di prodotti naturali, molti dei quali sono già presenti nelle vostre abitazioni. Questo da un lato si rivela un beneficio dal punto di vista economico ma non solo: non utilizzando sostanze chimiche corrosive e inquinanti si farà del bene all’ambiente.
Il primo trucco consiste nell’utilizzare aceto bianco insieme a sapone sgrassante, fondi di caffè, una spugna, una piccola casseruola insieme ad un piccolo contenitore e un cucchiaio. Occorre mettere due cucchiai di aceto nella casseruola e poi sul fuoco riscaldando per qualche secondo; nel contenitore andremo a mettere i fondi del caffè per poi aggiungervi lentamente l’aceto caldo.
L’obiettivo, mescolando, è ottenere una miscela omogenea per sfruttare, in fase di pulizia, l’acidità dell’aceto e la ruvidità dei fondi. Il preparato andrà dunque passato sul vaso con l’aiuto di una spugna per poi risciacquare con acqua calda per rimuovere ogni residuo. Infine il vaso potrà essere lavato in lavastoviglie e asciugato all’aria. Con un panno asciutto si potranno togliere tutti gli ultimi piccoli residui.
Il secondo metodo prevede di miscelare aceto, riso e detergente anticalcare. Si tratta di una tecnica consigliata, in particolare, per pulire i vasi in vetro caratterizzati da piccole aperture che non consentono l’inserimento di un panno o delle mani. Sarà sufficiente mettere nel vaso di vetro una manciata di riso da coprire poi con l’acqua tiepida; il tutto andrà agitato per far distribuire l’amido all’interno del vaso e infine svuotato.
A quel punto si potrà riempire il vaso con una miscela di aceto e acqua, da rimuovere dopo una notte a riposo. In conclusione si potrà pulire il vaso usando sapone per piatti ed eventualmente il detergente anticalcare per rimuovere i residui di calcare.
Passiamo al terzo e ultimo metodo, utile per la rimozione delle macchie acide. Oltre all’acqua calda occorrono sapone per stoviglie e una pastiglia antiacido effervescente. La procedura consiste nel riempire con acqua calda (ma non troppo) il vaso per poi aggiungere la pastiglia antiacido lasciando agire per mezz’ora. Dopo aver svuotato e ripulito l’interno del vaso potremo versarvi alcune gocce di detersivo; per cancellare tutte le ultime tracce basterà asciugare con un panno pulito o, in alternativa, con della carta assorbente da cucina.
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