Una delle storie più tristi del programma, una vita difficile alle spalle. Ecco cosa ha vissuto questa paziente di Vite al limite
Vite al limite è un programma statunitense noto in tutto il mondo, giunto alla sua 11esima stagione. È un programma dedicato a persone che lottano contro una grave obesità, che spesso li costringe a letto, nei casi più gravi. Il peso troppo elevato diventa motivo di allontanamento da attività sociali e lavorative, il che mette la persona in condizioni davvero complesse.
Molti dei pazienti devono essere assistiti da altre persone, perché non riescono a compiere i movimenti più semplici. Il piano dietetico, soprattutto all’inizio, non è semplice da seguire, soprattutto quando le cattive abitudini cercano prepotentemente di sopraffare chi si sta impegnando per stare a dieta.
Eppure, molti sono stati i casi di successo nel programma, così come ci sono stati abbandoni, e storie tristi, dolorose. Una delle protagoniste con un passato davvero molto difficile alle spalle, è stata Irene Walker, che ha preso parte alla stagione 9 di Vite al limite. Scopriamo insieme com’è stata la sua esperienza.
Vite al limite, la storia di Irene sconvolge i telespettatori
Irene Walker si è presentata dal dottor Nowzaradan, in clinica, a Houston, con una storia davvero terribile alle spalle. Una di quelle storie che diventano un fardello davvero pesante da portare. Nel programma, molti dei pazienti ed ex pazienti del dottore hanno vissuto drammi piuttosto gravi.
Per quanto concerne Irene, la donna, che all’epoca della partecipazione a Vite al limite aveva 39 anni, aveva subito abusi dal padre. Poi i suoi genitori si erano lasciati, e la ragazza ha iniziato a mangiare cibo spazzatura, come fosse una sorta di conforto.
Quando è arrivata in trasmissione, Irene pesava 273 kg. Il suo desiderio era di perdere peso, per poter riprendere le redini della sua vita. Irene ha avuto una serie di gravi lutti alle spalle: sono infatti morti i suoi genitori, poi la sorella, e infine la zia. Tutto questo, nel giro di un paio d’anni.
Con 4 figli di cui occuparsi, inoltre, ed essendo single, la vita era piuttosto dura. All’inizio il suo percorso non decollava: doveva perdere un minimo di 27 kg per accedere all’operazione con Nowzaradan.
Ma lei ha perso dapprima solo 5 kg, e poi 7. Col tempo, però, si è ripresa e in un anno è arrivata da 273 a 242 kg. In tutto, ha perso 31 kg. Le hanno dato l’ok per l’operazione, poi rimandato perché in quel periodo è esploso il Covid.
Di lei, oggi si sa che sta bene e continua la dieta. Tra l’altro, ha un compagno con cui si vede dal gennaio 2021.
