A Vite al limite un paziente ha deciso di dire di no all’intervento: la motivazione incredibile ha letteralmente fatto infuriare il dottor Nowzaradan.
Vite al limite è il nome italiano assegnato a My 600-lb life, un docu reality che viene trasmesso da 11 stagioni e che nel nostro Paese va in onda su Real Time. Ma chi si è rifiutato di sottoporsi all’operazione di bypass gastrico? Ecco tutti i dettagli di questa vicenda.
In Vite al limite le storie raccontate contengono sempre sfide importanti, non solo a livello fisico, ma anche mentale. I protagonisti di questo programma infatti sono persone che per motivi diversi soffrono di obesità grave, di un pessimo rapporto col cibo e tutto quel che ne consegue. Ma chi ha rifiutato la procedura chirurgica in extremis?
Vite al limite, quella dichiarazione straziante che ha messo fine a tutto
Nell’ultima stagione di Vite al limite i telespettatori hanno fatto la conoscenza di un personaggio un po’ diverso dal solito, un certo Mark Rutland, un quarantaduenne originario della Florida che ha chiesto la consulenza di Younan Nowzaradan quando era arrivato a pesare 324 kg. e ormai era quasi completamente immobile. Iniziando a seguire i consigli del celebre chirurgo bariatrico l’uomo si è accorto di riuscire a compiere dei grandi progressi. Inizialmente ha perso 43 chili e nel frattempo ha trovato lavoro da casa come agente di viaggi.
Infine ha compiuto una scelta per la quale è stato criticato dalla sua famiglia, composta dai genitori e la sorella, nonché dal dottor Nowzaradan. Quest’ultimo gli aveva caldamente consigliato l’intervento, ma il paziente ha deciso altrimenti.
Al termine del percorso nella trasmissione aveva perso complessivamente 62 kg e si era accorto che con una dieta equilibrata e un bel po’ di esercizio fisico poteva ottenere ottimi risultati. Dopo lo show ha continuato ad allenarsi con grande impegno e costanza tenendo aggiornati i fan sui suoi progressi attraverso un canale TikTok e la sua pagina Facebook.
Nel corso di un’intervista con Distractify ha ribadito di aver ritrovato la motivazione e che ora il suo rapporto con il cibo è astronomicamente diverso dall’inizio del suo percorso. L’uomo è consapevole che l’operazione potrebbe non essere mai veramente accantonata e che potrebbe avere lo zero per cento di chance di successo, ma finché non saprà di non poter fare questo da solo, l’intervento è fuori discussione per lui. Tutti i suoi ammiratori sui social lo sostengono con entusiasmo, Mark è un esempio per molti.