Al Bano Carrisi torna a parlare di uno dei momenti più difficili e brutti della sua vita, ammettendo di essere stato a un passo dal suicidio.
Durante gli anni di carriera Al Bano ha sempre cercato di instaurare un rapporto sincero ed onesto con i suoi fan, parlando a cuore aperto di tutto ciò che si è verificato nella sua vita, anche quando la scomparsa di Ylenia ha messo tutto seriamente discussione.
Era il 1994 quando ogni certezza nella vita del cantante di Cellino San Marco frana dopo un lungo percorso che l’aveva già messo di fronte ad una verità amara, un dolore che è divenuto un continuo crescendo per capire solo in un secondo momento cosa stesse accadendo a Ylenia, dalla droga agli homeless, ad un mondo al quale sentiva di non appartenere più.
Una nuova intervista rilasciata al Corriere della Sera ha fatto sì che Al Bano decidesse di parlare nuovamente degli anni più bui della sua vita, quando per Ylenia è cominciato un viaggio di sola andata verso un crudele destino.
L’incontro della Carrisi con homeless, gli artisti di strada, la dipendenza dalla droga, il viaggio in Belize, la vita a New Orleans e l’intenzione di scrivere un libro su tutto ciò che stava vivendo e scoprendo: “Dissi: va bene, ma prima ti devi laureare, manca poco… Invece andrò in Belize, visse in una capanna, un uomo la minacciò. Lei si salvò prendendo in braccio un bambino. Così tornò a New Orleans. Diceva che non voleva frequentare gente di plastica“.
La scomparsa di Ylenia, dunque, anche per Al Bano divenne un chiodo fisso che lo spinse a indagare a fondo nel tentativo di scoprire cosa fosse accaduto all’amatissima figlia: “Ho ricostruito quella notte ora per ora. Ho parlato con i testimoni. Ho incontrato Masakela, che era stato pure in galera, ma negava di avere colpe. Ho interrogato l’ultima persona che l’ha vista, il guardiano del porto. Era seduta in riva al fiume, lui la avvisò: non puoi stare qui. Ma Ylenia non se ne andava”, spiega Al Bano al Corriere della Sera.
E ancora: “Il guardiano insistette, allora lei gli disse ‘io appartengo alle acque’, e si tuffò nel fiume, nuotando a farfalla. Ma il Mississippi non perdona. Romina non l’ha mai volta accettare ma è andata così“.
Al Bano Carrisi, infatti, non ha mai negato l’immenso dolore che lo travolse e il modo in cui la scomparsa di Ylena mise in discussione l’equilibrio della sua famiglia, culminato poi con il divorzio da Romina.
Il suicidio, la sensazione di aver perso la fede, a quanto pare erano diventati dei pensieri costanti per lui: “Dopo la scomparsa di Ylenia e la separazione con Romina, sono stato da solo per nove anni. Il dolore era terribile. Pensavo che Dio mi avesse abbandonato. e con il dolore cresceva una voce che diceva: ‘Al Bano eliminati. Al Bano falla finita’. Ho pensato al suicidio. Ma poi ho capito che era la voce del demonio“. Successivamente, il ritorno di una speranza per il cantante di Cellino San Marco: “E ho sentito anche la presenza di Dio. Ho provato una pace profonda“.
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