Vuoi davvero sapere chi non è sincero su WhatsApp, dall’altra parte dello schermo? Secondo gli esperti esiste un metodo infallibile.
Viviamo davvero in un mondo di mentitori di professione? Davvero i social, capaci di nasconderci abilmente dietro uno schermo, ma di aumentare all’ennesima potenza le nostre opportunità di comunicazione e di interazione con il mondo esterno, non hanno fatto altro che amplificare la nostra tendenza a nascondere la verità? Vogliamo davvero essere, in fondo, quello che non siamo?
Soprattutto, secondo l’allarme lanciato da un autorevole report, che unisce lo studio di comportamenti interpersonali a quelle che sono le abitudini del popolo del web, prima, circa 30 anni fa, senza internet, senza i social, dovendo rapportarci in modo più diretto con il prossimo, era molto più difficile e complicato, per noi, nasconderci e provare a essere quello che non siamo. Non avevamo altra scelta che “metterci a nudo”, con pregi e difetti, e in fondo dovevamo anche saper gestire meglio le parole e le reazioni proprio perché davanti agli altri non avevamo possibilità di simulare.
Oggi, dietro uno schermo, siamo tutti più forti nel riuscire a dire ciò che in pubblico non diremmo mai e non avremmo mai detto, scatenando in fondo, da parte di alcuni di noi, anche rabbia e sentimenti repressi, quando invece, un tempo, in gruppo, in comitiva, in mezzo alla gente, in ufficio, a scuola, in mezzo a persone appena conosciute, non avremmo mai avuto il coraggio di giudicare qualcuno con parole forti, senza nemmeno conoscerlo a fondo.
Cosa succede con whatsapp? Cosa accade con lo strumento di dialogo più potente al mondo che esiste oggi? Ce lo spiega Robert Feldman, professore di psicologia all’Università del Massachusetts, affermando, nel suo libro “Il bugiardo nella tua vita”, che, attraverso i social, mentiamo almeno tra le due e tre volte in una prima conversazione di 10 minuti con una nuova conoscenza.
La causa scatenante? Le bugie sono un meccanismo di difesa automatico che si attiva quando qualcuno sente minacciata la propria autostima. In poche parole i social hanno rafforzato sì il nostro potere di comunicazione, ma tutti, la maggior parte, ci sentiamo comunque deboli e fragili e le bugie diventano uno strumento per fare da scudo, forse per sentirci accettati, forse ancora per aggredire e prevaricare sugli altri prima che qualcuno lo faccia con noi.
WhatsApp: come individuare quando qualcuno ci sta mentendo spudoratamente
Sebbene quando si parla di WhatsApp diminuiscano, apparentemente, le possibilità di “catturare” un bugiardo, proprio perché non lo abbiamo davanti, lo stesso studio afferma che è possibile riconoscere un bugiardo da diversi indicatori: il bugiardo di WhatsApp impiega più tempo a rispondere, modifica di più durante la scrittura (cancellazione e riscrittura) e i loro i messaggi sono più brevi del solito. D’ora in poi puoi tenerne conto, ma attenzione, non è bene che tu cada nella paranoia di pensare che tutti vogliano imbrogliarti. Le persone mentono, ma non è detto che lo stiano facendo con te in questo esatto momento.
Alcuni studiosi americani hanno condotto un esperimento. L’esperimento consisteva nel fatto che i partecipanti, studenti universitari, non solo dovevano rispondere velocemente a decine di domande casuali che il loro computer faceva loro; dovevano anche mentire in almeno la metà delle risposte presentate. Le conversazioni digitali sono un terreno che incoraggia l’inganno perché le persone possono nascondersi e far sembrare credibili i loro messaggi. È stato, inoltre, riscontrato che ci vuole il 10% in più di tempo per scrivere le risposte quando sono false, poiché vengono modificate molte più volte e, quasi sempre, sono più brevi del solito.
Vuoi vedere, allora, che abbiamo colto, finalmente, alcune importanti chiavi di interpretazione per capire se abbiamo a che fare con “un mentitore di professione” su WhatsApp?